Parrocchia di S. Ruffignano a Monsanto

Alcuni soci della parrocchia di Monsanto condividono i propri pensieri e riflessioni su questo periodo.

SIDONIA GIANNINI
Mi è stato chiesto l'impressione che sto provando in questo periodo alquanto duro di questa epidemia ormai estesa in tutto il mondo del coronavirus. Dentro di me provo tante impressioni che nemmeno riesco a esprimere, alle volte, provo un senso di paura per i miei figli e per i miei nipoti, che possono venire colpiti da questo brutto male, oppure anche economicamente, per me non ci penso perché io ormai so benissimo che la fine della mia vita è vicina ho già compiuto 85 anni dunque….
Fra tante cose brutte che mi passano nel cervello ce n'è anche una molto bella. Fa davvero tanto piacere vedere che c'è ancora tanta brava gente che lavora instancabilmente per salvare la vita degli altri. Anche io che non posso fare proprio nulla per il bene comune mi sono messa l'idea di dare in qualche modo il mio contributo per il bene della società e allora faccio delle preghiere in più. Un'altra cosa bella che mi dà gioia in questo periodo è il vedermi circondata da tanto affetto, non solo dai figli, ma anche da tanti parenti e amici e allora mentre faccio le piccole cose di ogni giorno cantarello Grazie Signore di farmi provare questa pace, perché penso che questa sia la pace che solo Tu puoi donare. Però a questo punto, mi viene davvero di pensare a tutti gli ammalati che saranno in una grande sofferenza, lontani dai suoi familiari e anche i familiari che non possono confortare i loro cari e chiedo al Signore con tutto il cuore, che gli aiuti a non perdere la speranza e la fede in Lui, da poter superare questo periodo così duro della loro vita e mi viene sempre di pensare, è tanto bella la nostra fede! Pensare che tramite la comunione dei Santi tutta l'umanità è una sola famiglia.

MARINA E FRANCO BILIOTTI
Per noi questo periodo di Pandemia ci ha sconvolti pensando a tutte le persone morte da sole in isolamento senza poter rivedere i loro cari. Abbiamo anche visto tanto impegno da parte di medici e operatori sanitari, delle associazioni e di tutto il volontariato. Non si sarebbe mai pensato che un virus potesse cambiare la vita a tutto il mondo. Anche per noi c'è stato un cambiamento nelle nostre attività, andavamo tutti i giorni dei nostri figli per accudire i nipoti mentre ora dobbiamo stare a casa e vederci in videochiamata. Altra cosa che ci manca molto la Santa Messa domenicale in parrocchia dobbiamo seguirla in televisione, il nostro parroco ci manda un video dell'omelia. Tutte le mattine seguiamo la Santa Messa celebrata Papa Francesco da Santa Marta.

GRAZIA LAZZERINI
Questo virus è stata una cosa che nessuno si sarebbe mai aspettato, dei virus ce ne sono stati tanti però come questo non l'ho mai sentito dire. Tutti questi anziani morti senza poter avere una famiglia vicino questo non potrò lo mai dimenticare. Poi medici, infermieri morti per cercare di salvare la vita a queste persone colpite da questo virus e l'hanno fatto veramente notte e giorno con il cuore. Io sarei per definirli dei martiri perché sapevano a quello che sarebbero andati incontro. Con questo virus sono tre mesi che non usciamo di casa e quanto dobbiamo starci ancora non lo sappiamo. Quante persone pregano Gesù perché cessi questa pandemia cominciando da papa Francesco, dal convento di Padre Pio a Lourdes perché se non ci aiutiamo questi Santi non so se ce la faremo, perché il virus ha preso tutto il mondo. Per me è una cosa gravissima peggio della guerra.

ANTONIO BILIOTTI
Alla domanda su come vivo questo periodo, io, essendo pensionato e abitando in campagna, posso rispondere che non avverto il disagio di tanti che non hanno la possibilità di recarsi al lavoro e devono stare chiusi in casa, spesso in spazi molto ristretti.
Dal lato religioso ci manca la partecipazione alle celebrazioni nei giorni festivi, che vengono in parte sostituite dalle funzioni e dalle trasmissioni seguite alla TV, con l’aggiunta della Santa Messa mattutina celebrata da Papa Francesco.
Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro sia dal lato religioso che da quello sociale ed economico, per cui possiamo solo pregare che Iddio ce la mandi buona.

ADRIANA NENCINI
CORONAVIRUS, una parola che nelle ultime settimane ci risuona continuamente nella testa. Questo virus, a noi sconosciuto, diventato improvvisamente noto, ci ha sconvolto la vita. Avevamo le nostre abitudini, i nostri impegni con le nipotine, il preparare la Chiesa per le celebrazioni domenicali e tutto, all’improvviso, non si fa più…….tutto ad un tratto, il silenzio. Non ci sono più le bambine che ci allietano le serate con i loro giochi e le loro risate, non ci sono più i bambini a giocare tutti insieme in piazza, non suonano più le campane per annunciare la Messa, tutti i giorni sembrano uguali, in questo silenzio assordante. E allora cerchi di reagire, ti metti a fare quelle cose che non avevi più tempo di fare, rimetti in ordine la casa e ritrovi foto, riaffiorano i ricordi, momenti di vita vissuta che quasi non ricordavi più, ritrovi i modelli dei vestiti che hai fatto per una vita e ti sembra che il tempo non sia mai passato.
In famiglia preghiamo per tenere viva la speranza che tutto questo finisca presto e ci riporti ad una vita rinnovata, migliore di quella passata, ora che forse abbiamo più chiaro quali sono le cose che contano. Ci voleva questo per capirlo??